Carta della missione

Il “sogno” in S. Maria Maggiore è l’esperienza spirituale di incontro del Fondatore col Mistero dell’Incarnazione.
Questa ispirazione si realizza nel dare origine ad una comunità di Adoratrici, il cui scopo è: “Adorare perpetuamente Gesù Sacramentato, amarlo di vivo affetto, attingere dal Suo cuore sacratissimo l’ardore della carità che si spande a vantaggio dei prossimi”.
Il Fondatore identifica nell’adorare e servire la risposta dell’uomo all’“accesa carità” di Dio per l’umanità, “incomprensibile tratto di misericordia” reso presente nell’Eucaristia.
L’adorazione dell’Eucaristia è stare alla scuola di Gesù , è divina compagnia , lode, ringraziamento e riparazione per imparare l’atteggiamento adorante che permea l’intera esistenza e, secondo il Fondatore, si esprime in un servire caratterizzato da perdono e compassione, prontezza e umiltà, perché dall’Eucaristia si impara a “ravvisare” il volto di Cristo in ogni fratello.

Il Fondatore ha voluto che la carità e la comunione fossero vissute prima di tutto nelle relazioni tra le sorelle in comunità, perché la grande massima che consolida e cementa la Congregazione Religiosa è l'unità nella carità.
Accogliamo dal cuore della Trinità il dono della comunione con il Signore nella vita fraterna e testimoniamo una profonda spiritualità di comunione nei diversi ambiti della Chiesa.
Assumendo la gioiosa fatica di armonizzare le diversità di personalità, età e cultura siamo chiamate a diventare “segno per il mondo e forza attrattiva che conduce a credere in Cristo”. Con la nostra esistenza eucaristica diventiamo un richiamo al senso dell’Oltre, che interpella le persone e suscita in loro la sete di Dio.

Il Fondatore ha una spiccata sensibilità e attenzione alla dignità, alle sofferenze e alle povertà della persona, sia materiali che spirituali nonché un’amorevole accoglienza e ospitalità dei sacerdoti.
Desidera dare una precisa e concreta risposta attraverso “opere di carità verso il prossimo a seconda dei vari e gravi bisogni dei luoghi e dei tempi”; nelle sue opere “volle ammessi i poveri infelici, rifiutati dagli altri istituti”.

Anche nell’attuale società, in quanto Adoratrici, desideriamo essere presenza che riconosce e accoglie la persona nella sua dignità, con una predilezione per il più debole e per chi non ha voce.
Nel corso degli anni c’è stata un’evoluzione circa le opere per rispondere ai bisogni dei tempi e dei luoghi.
In Italia sono nate e si sono evolute opere educativo-scolastiche e parrocchiali, opere socio-educativo-assistenziali per disabili e persone anziane; anche il servizio infermieristico a domicilio già in uso ai tempi del Fondatore è stato ripreso nel tempo; si sono attivate opere socio-educative per le vittime della tratta e per tossicodipendenti. Incoraggiante è stata la richiesta di alcuni Vescovi ad aprire “chiese dell’adorazione”.
Il profondo amore di don Francesco per la Chiesa universale e il suo zelo per le anime si esprimono nel desiderio di dare il sangue per la propagazione della fede e lo orientano verso la missione ad gentes.
Pertanto nelle Missioni Estere sono stati aperti dispensari e maternità, scuole dell’infanzia e primaria, scuole professionali, foyer, progetti di dépistage dei casi AIDS e rispettiva terapia ed educazione della coppia.
In ascolto della realtà multiculturale, ci poniamo in atteggiamento di dialogo per cogliere nelle diverse culture le tracce della presenza di Dio.
Contribuiamo a una fattiva corresponsabilità per la missione della Chiesa, condividendo la nostra spiritualità con laici e presbiteri nella Fraternità Eucaristica.

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Impegno Socio-Assistenziale

Impegno Socio-Assistenziale

San Francesco Spinelli così ci esorta:

Gesù vuole essere raffigurato e amato nelle sue creature;…nei malati e negli infelici di ogni maniera…. (cfr.LC 32). i dedichiamo, con professionalità ed amore, alla cura dei malati, sia nelle Strutture Sanitarie, sia a domicilio, privilegiando i più bisognosi. ggi più che mai le persone anziane rischiano di sentirsi sole nelle loro case o nei luoghi di ricovero. Questi fratelli anziani rientrano nella categoria dei “nuovi poveri”creati dalla società del benessere. “Mando l’ultima benedizione ai miei ricoverati che furono l’oggetto del mio amore in Gesù Cristo.” Così scriveva nel suo...

Impegno Pastorale

Impegno Pastorale

Questa è la nostra pastorale giovanile:

oggi, nelle parrocchie, negli oratori, nei gruppi giovanili, nella catechesi, nelle scuole, nei campi-scuola, nelle attività di volontariato, questo è il messaggio che vogliamo condividere con i giovani. Ma non solo ai giovani… vogliamo dire a tutti che c’è un Dio che “si prende cura di noi” (Lc 10). La nostra pastorale raggiunge i bambini nelle scuole, le famiglie, con i gruppi di giovani coppie e la vicinanza nella quotidianità, a volte difficile, della vita. Con gli anziani nelle case di riposo o nelle visite in famiglia per una parola di consolazione, con gli ammalati perché tutti possano...

Impegno nell'Educazione

Impegno nell'Educazione

Nelle scuole dell’infanzia e primarie, le Suore Adoratrici si mettono a servizio dei bambini, con un prendersi cura che unisce cuore e professionalità.

Impegno nell'Educazione

Educare è aver cura,

cioè occuparsi, preoccuparsi, premurarsi di qualcuno; ascoltare il suo desiderio di esistere come apertura alla possibilità di generare ulteriori forme dell’abitare il tempo e lo spazio. “A ciascuno è stato affidato un potenziale, un fascio di energie inesauribili, che ci distingue l’uno dall’altro. … L’educatore è colui che presta aiuto al discepolo perché questi si “sbozzoli” e “intraprenda nuovi voli”. (Ducci) “Con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non è mai esistito, qualcosa di primo ed unico. Ciascuno è tenuto a sviluppare e dar corpo proprio a questa unicità e...

Impegno Missionario

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