Sentire tutto in Dio

Io tocco, dunque sono con te!

sentire tutto in Dio 2

E’ ancora il Vangelo di Marco al capitolo 5 che ci conduce ad un’altra esperienza di guarigione, ma questa volta di una donna che patisce perdite di sangue. Questo incontro ci ricorda che il Signore non è venuto per i sani, ma per i malati.
Il tema della sentire tutto in Dio 2guarigione riguarda tutti perché tutti abbiamo bisogno di essere visitati, toccati e salvati. La realtà della malattia diventa dunque il motivo dell’incontro con il Signore. Nei versetti precedenti all’episodio che approfondiamo, leggiamo la richiesta di Giairo, capo della sinagoga, a Gesù per la salvezza di sua figlia che sta morendo all’età di 12 anni ma che verrà guarita dal tocco di Gesù. «Prese la mano della bambina e le disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla, io ti dico: alzati!”. E subito la fanciulla si alzò e camminava». La guarigione dell’emorroissa avviene proprio mentre Gesù, insieme a questo padre, si sta recando dalla fanciulla.  La donna malata di emorragia pensa di poter essere guarita toccando anche solo il mantello del Maestro. sentire tutto in Dio 2Si avvicina da dietro, non si dichiara, cerca di fare le cose senza farsi notare perchè ha questa ferita intima, questa vergogna. La sua è una condizione di impurità. E’ una donna che non può essere donna, né sposa e né madre. Consapevole di aver fatto un gesto vietato dalla Legge, un atto che rende impuro Gesù, una volta scoperta confessa “il peccato” da lei commesso. Ma Gesù che con il suo sguardo la cerca tra la folla, udita la confessione, le dice con tenerezza e compassione: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. Gesù sente di poter stare tra gli impuri e di poterli incontrare, dando loro la liberazione. Per questo egli ha sentito uscire da sé “un’energia” (dýnamis) quando la donna l’ha toccato, perché la sua santità stava passando in quella donna impura. Le due azioni di Gesù riportate da Marco nel brano evangelico sono unite tra loro proprio dal toccare: Gesù, toccato da una donna emorroissa, tocca il cadavere di una bambina. sentire tutto in Dio 2Due azioni vietate dalla Legge, eppure qui messe in rilievo come azioni di liberazione e di carità. Questo toccare non è un’azione magica, bensì umana: “Io tocco, dunque sono con te!”. Toccare, questa esperienza di comunicazione, di con-tatto, di corpo a corpo, azione sempre reciproca (si tocca e si è toccati, inscindibilmente!), questo comunicare la propria alterità e sentire l’altrui alterità… Toccare è il senso fondamentale, il primo a manifestarsi in ciascuno di noi, ed è anche il senso che più ci coinvolge e ci fa sperimentare l’intimità dell’altro. Toccare è sempre vicinanza, reciprocità, relazione, è sempre un vibrare dell’intero corpo al contatto con il corpo dell’altro.

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