E’ questa la password della serata vissuta Sabato 9 febbraio in compagnia di circa 150 amici della zona 1 di Cremona e dintorni presso l’Oratorio di Mozzanica. Un’ evento giovani che non si è fermato all’età ma ha coinvolto numerosi adulti curiosi di scoprire cosa “ci fosse da scolpire”! Ad accoglierli un grosso ceppo pronto per essere modellato da colpi di scalpello e, ad ogni colpo, la possibilità di realizzare un’opera d’arte!
Non certamente meno “incisiva” la citazione che accompagnava il gesto: “Quale colpo di scalpello vorresti dare alla tua vita?” e di particolare effetto l’invito a pirografare, incidere su degli scarti di legno il desiderio espresso in quell’atto.
Nessun colpo di scalpello può lasciare indifferenti e nessun truciolo è scarto ma “offerta” perché la propria vita possa avere un gusto “speciale”. “Vorrà dire che dovrai essere speciale visto che sarai scolpito due volte“…questo afferma Francesco in dialogo con la sua scultura, in una delle prime battute dello spettacolo dal titolo “Scolpisci te stesso”. Dopo la prima al Museo del violino lo scorso 26 ottobre, “Scolpisci te stesso” ha dato avvio e ha segnato il tono anche di questa serata: i nostri amici hanno lasciato lo scalpello in mano agli inconfondibili attori della Compagnia dei piccoli per lasciarsi “scolpire dentro” dalla vita di un Santo. Uno scalpello speciale, capace di arrivare tanto vicino a quel tratto di santità che è in ciascuno di noi e che ha solo bisogno di essere scoperto e di risplendere.
La serata è stata un’occasione significativa anche per rilanciare il bellissimo canto composto e musicato dai Carisma “Scolpisci tutto te stesso”, una vera e propria preghiera fatta non solo con la voce ma …col cuore in mano.
A seguire questo scalpello è passato tra le mani dello Scultore della vita. Non è mancato infatti l’incontro, nell’Adorazione eucaristica e nel sacramento della Riconciliazione, con Gesù vero artigiano del cuore, che “scalpella” ogni nostro passo, perché perfino l’inciampo serva per farci arrivare ad assomigliare all’opera bella che per Lui siamo e che Lui vede già in noi.
Non è mancata la consueta tisana in fraternità, un momento conviviale per condividere e gustare la serata, con il desiderio di un arrivederci alla prossima XV edizione del “Se non così come?”.