“Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi
segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. (Mt 16, 21-27)
Gesù rivolge a tutti lo stesso invito: Se qualcuno vuole venire dietro a me… e insieme all’invito, detta anche le condizioni della sequela. Condizioni da vertigine. La prima: rinneghi se stesso. Parole pericolose se capite male. Rinnegare se stessi non vuol dire mortificarsi, buttare via i talenti, Gesù non vuole dei frustrati al suo seguito, vuole persone libere. Rinnega te stesso vuol dire: non sei tu il centro dell’universo; impara a sconfinare oltre te.
Seconda condizione: prenda la sua croce e mi segua. Una delle frasi più celebri, più citate e più fraintese del vangelo. La croce nel Vangelo indica la follia di Dio, una follia d’amore, amore fino a morirne. Sostituiamo croce con amore, ed ecco: se qualcuno vuole venire con me, prenda su di sé il giogo dell’amore, tutto l’amore di cui è capace e mi segua.
Seguimi e troverai la vita, cioè vivi un’esistenza che assomigli alla mia e realizzerai pienamente la tua storia! L’esito finale dunque è, quella cosa che tutti gli uomini cercano, in tutti gli angoli della terra, in tutti i giorni che è dato loro di vivere.
Realizzare pienamente se stessi è lo scopo di ogni proposta vocazionale.