In Lui, vita nuova!

2016-2017: …via alla santità!

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“In Lui, vita nuova” è lo slogan della Pastorale Giovanile e Vocazionale delle Suore Adoratrici per questo anno pastorale 2016-2017. Vita nuova perché?

Ogni cristiano è chiamato alla santità e la santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel lasciare agire Dio. È l’incontro della nostra debolezza con la forza della sua grazia” (Papa Francesco). Santità è dunque l’incontro con Cristo che ci rende, ogni giorno, NUOVI dentro! In questo nostro itinerario, abbiamo scelto di dedicare ogni mese al ritratto di un santo, alla cui scuola desideriamo rileggere le nostre vicende quotidiane, ricevere luce e animarci di coraggio e speranza nelle nostre scelte di vita.

I santi, ci ricorda Papa Francesco, non sono infatti superuomini, “sono come ognuno di noi, sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze” ma “nel volto dei fratelli più piccoli e disprezzati hanno veduto il volto di Dio e ora lo contemplano faccia a faccia nella sua bellezza gloriosa”.

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Essere buono, essere santo, andare tutti i giorni un passo avanti nella vita cristiana è dunque una grazia di Dio e dobbiamo chiederla insieme e con insistenza!

Buon cammino a tutti,

                l’Equipe di Pastorale Gio Voc delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento

Tutti i cristiani, in quanto battezzati, hanno uguale dignità davanti al Signore e sono accomunati dalla stessa vocazione, che è quella alla santità!

Papa Francesco, all’ udienza generale presso Santa Marta il 19-11-2014, ha detto più volte ripetuto che tutti siamo chiamati a diventare santi. «Tutti i cristiani, in quanto battezzati, hanno uguale dignità davanti al Signore e sono accomunati dalla stessa vocazione, che è quella alla santità. Ora ci domandiamo: in che cosa consiste questa vocazione universale ad essere santi?

E come possiamo realizzarla?».

santitàUN DONO DI DIO «Innanzitutto – ha spiegato il Pontefice – la santità non è qualcosa che ci procuriamo noi, che otteniamo noi con le nostre qualità e le nostre capacità. La santità è un dono, è il dono che ci fa il Signore Gesù, quando ci prende con sé e ci riveste di se stesso, ci rende come Lui. Nella Lettera agli Efesini, l’apostolo Paolo afferma che “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa”. Ecco, davvero la santità è il volto più bello della Chiesa, il volto più bello: è riscoprirsi in comunione con Dio, nella pienezza della sua vita e del suo amore. Si capisce, allora, che la santità non è una prerogativa soltanto di alcuni: la santità è un dono che viene offerto a tutti, nessuno escluso, per cui costituisce il carattere distintivo di ogni cristiano».

santitàOGNI GIORNO La santità non è un’esclusiva di chi ha intrapreso la vita sacerdotale. «Per essere santi – ha detto Papa Francesco -, non bisogna per forza essere vescovi, preti o religiosi. Tutti siamo chiamati a diventare santi! Tante volte, poi, siamo tentati di pensare che la santità sia riservata soltanto a coloro che hanno la possibilità di staccarsi dalle faccende ordinarie, per dedicarsi esclusivamente alla preghiera. Ma non è così! Qualcuno pensa che la santità è chiudere gli occhi e fare la faccia da immaginetta. No! Non è quella la santità! La santità è qualcosa di più grande, di più profondo che ci dà Dio. Anzi, è proprio vivendo con amore e offrendo la propria testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno che siamo chiamati a diventare santi. E ciascuno nelle condizioni e nello stato di vita in cui si trova. Ma tu sei consacrato, sei consacrata? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione e il tuo ministero. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un battezzato non sposato? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro e offrendo del tempo al servizio dei fratelli».

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OFFRIRE CON GIOIA La santità non è qualcosa di triste o pesante. «Quando il Signore ci invita a diventare santi, non ci chiama a qualcosa di pesante, di triste… Tutt’altro! È l’invito a condividere la sua gioia, a vivere e a offrire con gioia ogni momento della nostra vita, facendolo diventare allo stesso tempo un dono d’amore per le persone che ci stanno accanto. Se comprendiamo questo, tutto cambia e acquista un significato nuovo, un significato bello, un significato a cominciare dalle piccole cose di ogni giorno. Cari amici nella Prima Lettera di san Pietro ci viene rivolta questa esortazione: “Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo”. Ecco l’invito alla santità! Accogliamolo con gioia, e sosteniamoci gli uni gli altri, perché il cammino verso la santità non si percorre da soli, ma si percorre insieme, in quell’unico corpo che è la Chiesa, amata e resa santa dal Signore Gesù Cristo. Andiamo avanti con coraggio, in questa strada della santità».

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